L’obiettivo di molte organizzazioni è diventare il punto di riferimento nel proprio mercato, il marchio che fissa l’agenda e rappresenta il massimo in termini di desiderabilità. Sappiamo bene che raggiungere questo obiettivo non è un’impresa facile, soprattutto quando si opera in settori dove la concorrenza è elevata.
Come suggeriscono gli autori della celebre Strategia Oceano Blu, il modo migliore per vincere è evitare la competizione, abbandonare l’oceano rosso della concorrenza sfrenata per lanciare un business capace di suscitare nuovi bisogni o vecchi bisogni in modo nuovo.
Esiste una categoria di imprenditori che hanno la capacità, la volontà, la caparbietà, la saggezza e il fiuto per comprendere prima di altri quali potranno essere i trend di mercato nel prossimo futuro e sono in grado di lanciare per primi dei business che possono regalare maggiori soddisfazioni derivanti da una strenua lotta contro la concorrenza. Questa è la categoria dei business trendsetter.
Nella moda da sempre esistono già i cosiddetti trendsetter, ovvero quelle persone che sono in grado di lanciare un determinato stile o tendenza nel vestire per renderlo di moda fra il maggior numero di gente possibile. Questo approccio può essere valido in ogni business.
I business trend setter sono come i surfisti professionisti. Intercettano l’onda migliore e la cavalcano. Cavalcare l’onda è una emozione fantastica, ma non tutti sono in grado di restare molto tempo sulla cresta dell’onda più alta. Nel business questo principio è ancora più valido, se si pensa a quante start up riescono a superare indenni il primo anno di vita: il 4/5% se va bene. Il successo può dipendere da fattori al di fuori del controllo di un’azienda, dalle dinamiche di mercato e dalle tendenze economiche ai mutevoli desideri dei consumatori. Ma ci sono alcuni tratti comuni che i business trendsetter condividono e che le aspiranti aziende possono guardare, imparare e mettere in pratica. Cerchiamo allora di scoprirne alcuni.

1. IDENTIFICARE UN GAP NEL MERCATO
Diventare un business trendsetter in un mercato saturo può essere una sfida. L’industria dell’abbigliamento di consumo è un buon esempio. Le tendenze vanno e vengono dall’oggi al domani e l’incapacità di sfondare è comune. Tuttavia, marchi come Lululemon, fondata nel 1998, con sede fiscale nel Delaware ed headquarter a Vancouver in Canada, non solo sono riusciti ad affermarsi come imprese di successo nel loro campo, ma hanno trasformato l’industria dell’abbigliamento
Il rivenditore di abbigliamento sportivo è stato tra i primi a identificare e quindi guidare il concetto di “athleisure”, un abbigliamento sportivo elegante per le donne che consente loro di passare dall’allenamento all’abbigliamento quotidiano. Quando è emersa la categoria athleisure, il concetto sembrava nuovo e rivoluzionario, con marchi fortemente radicati nel campo “atletico” o “da giorno”. Ma Lululemon ha riconosciuto la realtà mutevole della vita delle donne e il loro desiderio di mescolare stile con allenamenti e fondere moda e funzionalità. Oggi l’industria del tempo libero è diventata un fenomeno di mercato e Lululemon continua a fare tendenza. Altri marchi hanno cercato di seguire la tendenza, come per esempio la italiana Begood, ma anche aziende che facevano classico abbigliamento sportivo come Freddy hanno cercato di cavalcare l’onda. Anche nel food esistono trend di mercato che sono stati cavalcati con successo da alcune aziende, come nel caso del biologico, nato come tendenza di una piccola nicchia di clientela, via via ha conquistato sempre maggiori fette di mercato, diventando ormai un fenomeno importante.
Anche nell’emergenza sanitaria ha rappresentato un vero e proprio boom per tutto il settore del delivery, che sta scoprendo nuove forme di business, come quello di offrire una scelta sui cibi e le bevande da abbinare come la nuova app. Combivino. O come non pensare al successo di Tannico, la piu grande enoteca onoline, che qualcuno ha già sopranominato la Amazon italiana dei vini? Quindi, quali sono i primi passi che un’azienda può fare per trovare un vuoto nel rispettivo mercato? Inizia con il tuo pubblico di destinazione. Trascorrere del tempo a comprendere come i potenziali clienti utilizzano prodotti della concorrenza, ad esempio, e determinare cosa funziona e cosa no. Cosa può portare la tua azienda sul tavolo che eleva e differenzia quell’esperienza: più scelta, migliore funzionalità o un’esperienza totalmente nuova?
2. RISOLVI UN BISOGNO IMMEDIATO O URGENTE
Attaccare con athleisure, mentre l’abbigliamento di consumo è una parte importante della vita delle persone ed è un enorme mercato in crescita, non è necessariamente alimentato da un senso di urgenza. Il mondo non si fermerà perché una borsa va fuori moda o viene inventato un nuovo pantalone yoga. Tuttavia, ci sono aree nelle nostre vite in cui i nuovi prodotti hanno radicalmente trasformato la nostra esperienza. Come non pensare allora ad Uber, la prima compagnia di sharing mobilità al mondo, che ha rivoluzionato in pochi anni il mondo del trasporto privato. Il trasporto pubblico è stato a lungo affollato, lento e inefficiente. I servizi di taxi sono spesso inaffidabili, difficili da accedere e, fino a poco tempo fa, in genere hanno insistito sui pagamenti in contanti, il che è scomodo per i clienti. Uber ha riscontrato un bisogno urgente: la necessità di un numero maggiore di auto facilmente accessibili e la necessità di riunire perfettamente i conducenti e i clienti. Uber è ora uno stile di vita, che stabilisce una tendenza nel trasporto che è stata a dir poco rivoluzionaria. Identico concetto si ritrova nel mondo del turismo con Airbnb, che mette in contatto chi ha una casa da affittare per periodi brevi con chi ha bisogno di un posto dove dormire, e non vuole andare in albergo. La vera rivoluzione della app è stata proprio quella, come Uber, di puntare sulla sharing economy, per tagliare costi, facilitare l’accesso e rendere tutto il processo molto più snello.
3. RENDILO FACILE DA USARE
Le persone raramente abbracciano prodotti o servizi complessi, che richiedono molto tempo o sono difficili da usare, indipendentemente dai benefici che ne possono derivare. I business trend setter sono proprio coloro che trovano un prodotto o un servizio innovativo e lo rendono accessibile, appetibile e in certi casi indispensabile per una sempre maggiore platea di potenziali utenti dello stesso. Rendere semplice quello che a prima vista non lo è o non sembra esserlo, questa è una delle principali capacità di chi può fregiarsi del titolo di business trend setter. Il successo spesso arriva quasi come naturale conseguenza. Amazon è un ottimo esempio. Viviamo in un mondo in cui possiamo fare acquisti, pianificare appuntamenti, gestire le nostre finanze – l’elenco è ora praticamente infinito – con pochi clic di un pulsante sul nostro telefono. Le aspettative dei consumatori di un’esperienza senza soluzione di continuità sono ai massimi storici. I marchi che vogliono competere, e in particolare quelli che vogliono stabilire tendenze, devono premiare la creazione di un’esperienza utente intuitiva, accessibile e semplice. Proprio come le idee più semplici sono spesso le migliori, anche le esperienze utente più semplici sono molto apprezzate dai consumatori.
4. COSTRUISCI UNA COMUNITA’ DI EVANGELISTI
Le tendenze non accadono e basta. Ci vuole passaparola per creare slancio e consapevolezza del marchio. Qualunque sia il tuo settore, è fondamentale attingere alla giusta rete di persone che possano, attraverso il passaparola, allargare il business e renderlo più conosciuto ed apprezzato Con l’avvento dei social media, il ruolo degli influencer è più importante che mai nel definire le tendenze. “Conosci il tuo pubblico” è un mantra cruciale per qualsiasi marchio, ma è anche fondamentale sapere a chi rivolgersi e quali mezzi utilizzare che siano maggiormente indicati per il tuo business. Per costruire queste relazioni, le aziende devono essere al centro dell’azione. Ma il vero successo arriva grazie alla creazione di una gruppo di “ambasciatori” del marchio e della filosofia aziendale. In questo il “network marketing” (nella sua accezione più ampia e non in quella che viene spesso confusa con il multilevel) rappresenta ad oggi il più economico, affidabile e efficace strumento per promuovere i propri servizi. La creazione di un gruppo di persone che, sulla base della propria positiva esperienza, possano diventare veicolo pubblicitario del servizio o del prodotto, di cui hanno testato la validità.
Questa è la parte più appassionante dell’attività del business trend setter, oltre ad essere quella decisiva per il successo.
Perché alla fine essere un business trend setter non si impara sui libri di scuola, ma con la propria esperienza, il proprio fiuto, una buona dose di ambizione, un pizzico di incoscienza e di buona sorte, una grande carica positiva che deve diventare contagiosa, una sana curiosità che permette di essere sempre alla ricerca di nuove opportunità, che rendono la vita cosi misteriosamente meravigliosa.